AraMet: il processo di riciclo di batterie più sostenibile del mondo
Dalla terra, la rivoluzione elettrica. AraBat è una startup italiana innovativa, tra le più note nel panorama cleantech & energy, che sviluppa tecnologie rivoluzionarie per la risoluzione di problemi globali e di quelle che oggi rappresentano le grandi sfide dell'umanità. La principale area di intervento della startup è il riciclo delle batterie al litio a fine vita, per il quale ha sviluppato una tecnologia all'avanguardia, AraMet, che consente di recuperare i metalli preziosi da questi rifiuti pericolosi utilizzando rifiuti organici. Unica nel suo genere, AraBat è la startup che ha dato una dimensione biologica alla transizione elettrica, rivelando che il destino di tutta l'umanità può dipendere da un ortaggio o da un semplice frutto, come un'arancia. AraBat nasce ufficialmente il 22/02/2022 come società a responsabilità limitata (SRL) e startup innovativa. La società ha sede legale a Foggia in via Goffredo Mameli 34 e sede operativa in Via Giovanni Durando 39 a Milano. Il team fondatore ed esecutivo annovera, tra i suoi membri, giovanissimi professionisti pugliesi con competenze prevalentemente nel campo dell'ingegneria gestionale, finanza aziendale e marketing, chimica e ingegneria dei materiali: Raffaele Nacchiero (CEO), Leonardo Renna (CFO), Giovanni Miccolis ( CTO), Leonardo Binetti (CInO), Vincenzo Scarano (CMO).
La tecnologia AraMet è un innovativo processo di riciclaggio, costituito da un'idrometallurgia verde che consente il recupero di materie prime critiche (litio, cobalto, nichel, manganese, rame, alluminio, altre) in modo completamente sostenibile dalle batterie al litio esauste. Tale processo si compone di tre diverse fasi: un pretrattamento meccanico delle batterie in ingresso che produce rame, alluminio e black mass; una lisciviazione verde a base di acqua, acidi organici (es. acido citrico) e biomasse (scarti e sottoprodotti di frutta o verdura, come le bucce d'arancia); fase di precipitazione selettiva per recuperare materie prime di alto valore sotto forma di idrossidi e carbonati. Questa tecnologia, abilitata anche da strumenti digitali all'avanguardia, presenta diversi vantaggi rispetto ai processi pirometallurgici (che utilizzano grandi forni e alte temperature) o ai processi idrometallurgici convenzionali (che utilizzano reagenti inorganici e tossici): oltre ad essere più sostenibile e circolare grazie all'utilizzo di acidi e rifiuti organici, AraMet è anche vantaggiosa in termini di impatto energetico e costi economici: utilizza meno acqua, una durata del trattamento chimico di solo un'ora e temperature inferiori a 80°C. Grazie a questa tecnologia, AraBat è conosciuta come “il miracolo pugliese”, avendo vinto numerosi premi e concorsi, come ENI Award 2022 (ENI Joule Entrepreneurship, conferito dai vertici di ENI e dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella al Quirinale) o il Premio Nazionale dell'Innovazione 2022 (Sezione Cleantech & Energy). StartUs Insights include AraBat tra le 10 startup di rigenerazione di batterie più promettenti al mondo (https://www.startus-insights.com/innovators-guide/battery-remanufacturi…). AraMet è stato definito da alcuni esperti come “uno dei processi di riciclo delle batterie più sostenibili al mondo”. Ciò è dovuto al fatto che tale tecnologia consente di risolvere numerose grandi sfide e problemi globali, creando una connessione senza precedenti tra biomasse e batterie, tra agricoltura e transizione elettrica.